Come già dichiarato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, anche Locatelli spiega che in vista di settembre la priorità è “riaprire le scuole a ogni costo. I contagi aumentano ma siamo ancora in vantaggio e possiamo contenere l’epidemia”.
La nuova chiusura delle discoteche, ammette, “avrà un impatto economico, purtroppo, ma la salute viene prima di tutto e quanto abbiamo visto accadere nelle discoteche come luoghi di assembramento va evitato altrimenti rischiamo di ritrovarci presto in una situazione più allarmante.
La situazione migranti
“A seconda delle Regioni, il 25-40% dei casi sono stati importati da concittadini tornati da viaggi o da stranieri residenti in Italia. Il contributo dei migranti è minimale, non oltre il 3-5% sono positivi e una parte si infettano nei centri di accoglienza dove è più difficile mantenere le misure sanitarie adeguate”.
Ad affermarlo è il presidente del Consiglio superiore di Sanità e membro del Cts, Franco Locatelli, parlando dei nuovi focolai di coronavirus.
“Siamo ancora in vantaggio – spiega Locatello – ma massima attenzione: nessuno è immune”. Secondo l’esperto del CTS “per ora l’Italia, fortunatamente, è ancora in una posizione privilegiata, per quanto il numero dei casi sia in rialzo tanto che si è passati in una settimana da 200-300 al giorno agli oltre 600 di Ferragosto. Si osserva una riduzione dell’età dei contagiati dovuta al fatto che abbiamo imparato a proteggere gli anziani. I giovani possono infettarsi e non sono al riparo da manifestazioni gravi. Nessuno è immune”.
Su nuovi eventuali lockdown il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, rassicura: “Un lockdown come marzo o aprile sarebbe impensabile, non ce lo possiamo permettere”