Hanno deciso di chiudere da soli, senza attendere il possibile intervento del prefetto preannunciato dal sindaco Beppe Sala per i locali che non rispettano le regole anti contagio: i titolari del “Pogue Mahone’s Irish Pub” di Milano, ieri sera hanno tenuto la serranda abbassata, spiegando le loro motivazioni con un lungo post pubblicato su Facebook. “Alla felicità del primo giorno di riapertura hanno fatto seguito il fastidio di dover ripetere troppe volte a troppe persone di rispettare le regole, il timore di multe o addirittura di chiudere ogniqualvolta si intravede la luce di una sirena in lontananza”.
I gestori raccontano che sono stati portati a questa decisione per via “dello stupore per risposte al limite dell’assurdo” ricevute da alcuni clienti. Alle insistenti richiesti di attenersi alle norme anti coronavirus, lo staff si è sentito più volte rispondere frasi come “la mascherina non me la metto perché il Covid non esiste“ o “fammi vedere dove c’è scritto che devo mettermi la mascherina“.
Nello sfogo condiviso sul web, i componenti dello staff del locale sottolineano che “non siamo poliziotti; siamo baristi e amiamo fare il nostro lavoro, ma in questo momento per continuare a poterlo fare abbiamo bisogno del vostro aiuto e della vostra collaborazione. Tutti i ragazzi dello staff hanno fatto sacrifici in questi mesi (come molti di voi del resto) e li stanno facendo tuttora accettando di lavorare più ore, più giorni perché il Pogue ne ha semplicemente bisogno”. Troppi gli sforzi compiuti per potersi permettere di richiudere subito, magari con pesanti sanzioni sulle spalle. Da qui la richiesta alla clientela: “Avete dimostrato di volerci bene tutte le notti trascorse ammassati dentro e fuori dai locali, ora fatelo stando solo un po’ più distanti”. L’appello è stato raccolto e rilanciato da tantissimi utenti, che stanno dimostrando il proprio sostegno al Pogue con decine di commenti.