Coronavirus, a Chi l’ha Visto la lettera del sindaco di Bergamo ai parenti delle vittime: “I mezzi dell’esercito per farvi risparmiare”

Nessuno dimenticherà mai i camion dell’esercito che la notte del 18 Marzo hanno portato via i da Bergamo le bare delle vittime del covid19

Chi dimenticherà i mezzi dell’Esercito? “Chi l’ha Visto?” adesso mostra la lettera che il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha fatto recapitare ai parenti.

Una lettera “arrivata troppo tardi”, secondo le testimonianze dei diretti interessati.

Ai microfoni della trasmissione, i parenti delle vittime raccontano di non aver avuto notizie dei propri parenti per diversi giorni ed aver saputo per altre vie da soli che erano stati portati in altre città.

Il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori

La maggior parte dei parenti ha avuto davvero poco tempo per dire addio al feretro del congiunto. La missiva del sindaco di Bergamo ha infromato i cittadini coinvolti della destinazione del feretro.

Secondo quanto riporta Leggo, i mezzi dell’esercito italiano non sono stati richiesti per l’alto numero dei morti ma per far risparmiare le famiglie già pesantemente colpite.

“Ringraziamo l’Esercito del nostro Paese per questo encomiabile servizio perché fosse possibile non addebitare i costi di trasporto alla vostra famiglia”, riporta Leggo in riferimento alla missiva “Sembrava fatta un po’ apposta, non molto sentita” ha raccontato una signora.

La situazione a Bergamo

Nel frattempo, gli specialisti con le stellette inviati dalla Russia stanno iniziando a lasciare l’Italia.

Si tratta di medici specializzati inviati nel nostro paese per lotta e studio del coronavirus.

Ad annunciare il richiamo degli uomini dell’esercito è stato Serghei Shoigu, ministro della Difesa, durante una conference call. I militari hanno dato un grande supporto nelle province di Bergamo e Brescia.

Medici e infermieri dell’esercito russo salutano i colleghi italiani

I militari erano impiegati anche alla Fiera di Bergamo e nelle operazioni di sanificazione di molte Rsa dei paesi del bergamasco e del bresciano.

I medici hanno lavorato nll’ospedale messo in campo dagli Alpini, che hanno quindi voluto salutare i colleghi russi con uno scatto di gruppo.